Nato nel clima di presumibile euforia che caratterizzò la vigilia della Liberazione, la sua adesione al gruppo dei Ciclisti del Giovedì è segnata non a caso da una carica di entusiasmo irrefrenabile quanto contagiosa. Malgrado le innumerevoli traversie subite negli anni dai suoi arti inferiori, non solo pesta sui pedali con encomiabile accanimento in nostra compagnia, ma d'estate si compiace di renderci partecipi tramite foto su WhatsApp delle sue avventure in mountain bike, sempre infagottato dentro a variopinti e attillatissimi indumenti tecnici sicuramente utili sul piano funzionale quanto ahimé assai discutibili su quello estetico.

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