Introdotto alla bicicletta in età più che matura dall'amico Paolo Reverdini ha preso la cosa dannatamente sul serio, non solo mutuando dal collega la passione per le tutine in lycra della Castelli ma dimostrando un'inestinguibile sete di chilometri, tanto che a volte declina qualche invito alle gite "brevi" per lanciarsi in solitario in tragitti più tosti.   Va detto che questo suo stakanovismo risulta utilissimo quando qualcuno nelle retrovie perde i contatti: al nostro infatti non sembra vero di poter tornare indietro a cercarlo e inanellare così qualche chilometro in più. In occasione di una gita in quel di Cavallirio, ospiti di Renzo Cappellini,

affrontato la relativa e impervia salita con passo garibaldino, staccando in un amen tutti quanti. Da allora la salita in questione è stata ribattezzata "cima Semenza" (un uomo, una sentenza).

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